L'attività fisica per il mantenimento della salute


L’attività fisica permette di migliorare le funzioni del corpo portando cambiamenti preventivi, se viene eseguita poco (ipocinesia) si provocano invece conseguenze negative sul funzionamento dell’apparato cardio-respiratorio (malattie coronariche, ipertensione, etc.), nel sistema nervoso e nell'apparato muscolo-scheletrico.

Un soggetto medio non necessita di grande livelli di forza o resistenza ma di un sistema cardiovascolare in regola, di una buona percentuale di grasso corporeo  e un ragionevole sviluppo delle capacità motorie sia condizionali che coordinative.

L’obiettivo della salute è differente dal risultato della prestazione sportiva, la preparazione deve mantenere  le caratteristiche di gradualità, moderazione e piacere dell’attività senza portare all’esaurimento psico-fisico per adattarsi all’ambiente in funzione delle proprie necessità.

Il movimento influenza positivamente la prestazione cardiaca, la regolazione della pressione cardiaca, la risposta cardiovascolare allo sforzo e la stabilità elettrica del miocardio.

Riduce i rischi di aritmie, di ipertensione e previene l’insorgenza delle malattie coronariche in generale.

Inoltre nell' apparato muscolo-scheletrico migliorano la forza, le capacità metaboliche del muscolo, resistenza tendinea, stabilità e la nutrizione delle articolazioni.

Aumenta la densità ossea determinando un effetto preventivo sull’osteoporosi in età avanzata.

A livello metabolico aumenta la tolleranza agli zuccheri, si inibiscono i processi di coagulazione del sangue e aggregazione piastrinica, vengono regolati il metabolismo lipidico e il bilancio energetico (creando un effetto preventivo nei confronti del diabete e dell’obesità).

Non meno importanti sono gli effetti a livello psicomotorio, la memoria, l’autostima, lo stress, ansia, depressione, innalzando il tono dell’umore e favorendo lo stato di benessere dell’individuo.

L’esercizio a livello preventivo ha la funzione di adeguare la quantità e la qualità del movimento alle condizioni psicofisiche del soggetto in modo da ottenere il massimo dei benefici con i minori rischi.

Esso può essere paragonato ad un farmaco che nelle dosi e modalità di somministrazione fa bene, ma può avere effetti collaterali.

Pertanto si devono tenere sotto controllo l’intensità dell’esercizio , la durata dell’esercizio, la frequenza e il tipo di esercizio eseguito (ciclico o aciclico, simmetrico o asimmetrico, isotonico o isometrico, ecc.) in relazione a ciò che si vuole ottenere.

Una cosa fondamentale è la valutazione iniziale dei livelli di partenza degl’individui per poter intervenire in maniera efficace.

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