Come mantenere alte le energie psicofisiche del corpo



Se le energie psicofisiche tendono pericolosamente al basso, la colpa potrebbe non essere solo delle notti in bianco che avete passato di recente. Anche semplici gesti quotidiani come bere un bicchiere d’acqua (o meglio, non berlo affatto), saltare la colazione o farsi un goccetto prima di andare a letto possono esaurirci fisicamente, per non parlare poi di tutta una serie di atteggiamenti mentali - come il non riuscire a dire mai di no o il cercare la perfezione a tutti i costi – che ci sfiniscono a livello emotivo. Ma il modo di ricaricare le batterie c’è, come spiega il sito “Health” che ha stilato un elenco di 14 cattive abitudini che azzerano le nostre scorte energetiche e altrettanti consigli per aiutarci a rimetterci in pista.


Saltare l’esercizio fisico quando si è stanchi
Paradossalmente, si ottiene l’effetto contrario: la conferma in uno studio dell’Università della Georgia, che ha evidenziato come una regolare attività fisica aumenti la resistenza, aiuti a mantenere efficiente il sistema cardiovascolare e porti ossigeno ai tessuti. Quindi pensateci la prossima volta che vi viene voglia di bigiare la palestra.



Non bere abbastanza acqua
Essere leggermente disidratati – ovvero, anche solo il 2% del normale – intacca i nostri livelli energetici, perché riduce il volume ematico e rende il sangue più spesso, compromettendo così il pompaggio cardiaco e riducendo la velocità con cui l’ossigeno e le sostanze nutritive raggiungono muscoli ed organi.



Non consumare ferro a sufficienza
Una carenza di ferro può causare debolezza, irritabilità e stanchezza, minare la capacità di concentrazione e aumentare il rischio di anemia. Ecco perché è bene fare il pieno di ferro, consumando cibi che lo contengono (come carne di manzo magra, fagioli, tofu, uova, verdure a foglia verde, noci e burro d’arachidi), abbinati ad alimenti ricchi di vitamina C, che ne favoriscono l’assorbimento.



Essere dei perfezionisti
Sforzarsi di raggiungere la perfezione (che però non esiste), porta a lavorare ancora più duramente e più a lungo del necessario, ma gli obiettivi che ci si pone sono così irrealistici che diventano impossibili e questo scatena l’insoddisfazione. Il trucco? «Porre un limite temporale ai progetti – spiega la psichiatra newyorkese Irene S. Levine – e fare in modo di rispettarlo: in questo modo vi renderete conto che il tempo extra di prima non serviva a migliorare il lavoro»



Fare di un granellino di sabbia una montagna
Se pensate allo scenario peggiore ad ogni occasione (ad esempio, il capo vi convoca per una riunione inattesa e voi vi convincete che stia per licenziarvi) state sicuri che questo si realizzerà e quest’ansia vi paralizzerà al punto da lasciarvi mentalmente esausti.



Saltare la colazione
Il cibo dà energia e quando si dorme, il fisico consuma quello che avete mangiato la sera prima per mantenere il pompaggio del sangue e far circolare l’ossigeno. Ragion per cui quando ci si sveglia al mattino è necessario ricaricare le energie con una buona colazione, che fa ripartire il metabolismo.



Ingozzarsi di schifezze
Gli alimenti ricchi di zuccheri e carboidrati semplici innalzano il picco glicemico, che poi altrettanto repentinamente si abbassa e questo continuo alternarsi di valori rende più stanchi. Il rimedio giusto è tenere costante il livello di zuccheri nel sangue con una dieta sana ed equilibrata.



Non riuscire a dire “no”
Essere troppo servizievoli va spesso a discapito dell’energia psicofisica e, parallelamente, della propria felicità, lasciando al contempo risentiti ed arrabbiati col mondo. Ma imparare a dire “no” si può.



Avere un ufficio disordinato
Secondo uno studio di Princeton, una scrivania ingombra di documenti sfinisce mentalmente, perché limita la concentrazione e la capacità del cervello di elaborare informazioni. Di conseguenza, a fine giornata meglio dare una bella ripulita e metter un po’ d’ordine fra le carte, così da iniziare con rinnovato slancio la mattina successiva.



Lavorare quando si è in vacanza
Controllare le mail quando invece bisognerebbe pensare solo a rilassarsi è il modo migliore per fare cortocircuito. Staccare realmente la spina permette invece di ricaricare corpo e mente e di tornare in ufficio più forti e più efficienti di quando si è partiti.



Bere uno o due bicchieri di vino prima di coricarsi
Il goccetto della buonanotte può sembrare un bel modo di rilassarsi ed addormentarsi, ma in realtà è tutto il contrario, «perché l’iniziale effetto sedativo viene vanificato dall’aumento di adrenalina che si scatena una volta che l’organismo ha metabolizzato l’alcool – spiega il dottor Allen Towfigh, esperto di disturbi del sonno del New York Neurology & Sleep Medicine – e che può quindi provocare un improvviso risveglio nel cuore della notte, sabotando così il sonno».



Controllare la posta elettronica a letto
La luce prodotta dallo schermo retroilluminato di un tablet, uno smartphone o un computer rischia di mandare in tilt il naturale ritmo circadiano del corpo, riducendo i livelli di melatonina.



Fare il pieno di caffeina per reggere durante la giornata
Fino a tre tazze di caffè al giorno siamo nei limiti del consentito anche dalla scienza, ma un uso improprio della caffeina può avere serie ripercussioni sul ciclo sonno/veglia, perché questa sostanza va ad inibire il rilascio di adenosina, un neurotrasmettitore che induce l’insorgenza del sonno.



Restare svegli fino a tardi nei fine settimana
D’accordo, non lavorate, quindi potete godervela, ma fare le ore piccole il sabato e restare a letto fino a mezzogiorno la domenica mattina assicura poi un lunedì da addormentati alla scrivania.

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