Idratazione ed esercizio fisico

Il reintegro dei liquidi al termine dell’allenamento è una condizione necessaria per preparare la gara o l’allenamento successivo.

Qualsiasi evento che provochi uno squilibrio dei liquidi prima dell’allenamento potrebbe compromettere la termoregolazione.

L’acqua persa attraverso la sudorazione, proviene da tutti compartimenti dell’organismo, causando una diminuzione della massa sanguigna (ipovolemia) ed un incremento della concentrazione di elettroliti nei fluidi corporei (ipertonicità della soluzione), con un conseguente aumento della pressione osmotica.

Queste condizioni fisiologiche nell’atleta che deve sostenere l’allenamento comportano una ridotta capacità di dissipare il calore prodotto, inoltre si verifica un aumento più rapido della temperatura profonda e un maggiore stress cardiovascolare. In questa condizione, sia gli atleti che svolgono attività di breve durata ad alta intensità sia quelli che lavorano in endurance, non riescono ad esprimere una prestazione ottimale, soprattutto in condizioni ambientali di temperatura elevata. Durante l’attività fisica si tende ad assumere una quantità insufficiente di liquidi (disidratazione volontaria) per compensare le perdite avute con la sudorazione; è importante che il completo recupero di un deficit di liquidi sia accompagnato da un’adeguata reintegrazione degli elettroliti (soprattutto sodio) ottenuta attraverso gli alimenti.
Con la sudorazione si perdono elettroliti come sodio e in misura minore potassio, ma la loro concentrazione nel sudore dipende: dallo stato di acclimatazione al calore, dalla dieta e dall’idratazione.

Per evitare o ritardare gli effetti negativi della disidratazione durante l’attività fisica o la competizione occorre idratarsi prima di eseguire la prestazione.

 È provato che assumere acqua un’ora prima dell’esercizio fisico migliora la termoregolazione e abbassa la frequenza cardiaca durante l’esercizio.



Reintegrazione dei liquidi durante l'esercizio fisico
L’inadeguata reintegrazione dei liquidi provoca un aumento della temperatura profonda dell’organismo, ne consegue un’alterazione del sistema di termoregolazione ed un aumento della frequenza cardiaca, rispetto a quanto si verificherebbe in condizioni di normale idratazione.
Nella realtà sportiva, gli atleti non bevono una quantità di liquidi proporzionale alla perdita che si verifica attraverso il sudore; nella migliore delle ipotesi il reintegro avviene al massimo per 2/3. Studi di laboratorio hanno dimostrato come l’ingestione di grandi quantità di liquidi, anche più di un litro l’ora, sia ben tollerata, ma l’esperienza pratica dimostra
come la maggior parte degli atleti beva raramente durante l’allenamento e la gara.
Fonte:  Calo peso e sport, U.Di Felice - R.Manno. Perugia: Calzetti & Mariucci, 2010.

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