L'olio d'oliva stimola il senso di sazietà

Sono le molecole che gli danno l'aroma,stimolano senso sazieta'



 

Nell'olio d'oliva il segreto per sentirsi sazi e mangiare meno: infatti un gruppo di ricercatori europei ha scoperto che l'olio d'oliva stimola il senso di sazieta' attraverso molecole aromatiche in esso contenute come l''esenale'. Tali sostanze funzionano rallentando l'assorbimento dello zucchero da parte del fegato e quindi ritardano l'abbassamento della glicemia.

La ricerca, condotta da esperti tedeschi della Technische Universität di Monaco di Baviera (TUM) e dell'Universita' di Vienna con il coordinamento di Peter Schieberle e Veronika Somoza, avvalora anche i tanti dubbi sui cosiddetti cibi 'light' o 'low fat': infatti mostra che questi cibi non stimolano il senso di sazieta' e potrebbero altresi' portare a mangiare maggiori quantita' di prodotto.

La ricerca si e' svolta in varie tappe. All'inizio i ricercatori hanno chiesto a un gruppo di volontari di mangiare yogurt magro ogni giorno in aggiunta alla propria dieta normale e chiesto loro di aggiungere al prodotto uno tra diversi tipi di oli, come l'olio di semi o l'olio d'oliva. Confrontando le reazioni dei volontari e' emerso che coloro che mangiavano lo yogurt con olio d'oliva erano piu' sazi e avevano nel sangue alti livelli di serotonina, sostanza legata appunto al senso di sazieta'.

Poi gli esperti hanno scoperto che il segreto dell'olio d'oliva e' nascosto nelle sostanze aromatiche che lo caratterizzano, come l'esenale. Infatti aggiungendo allo yogurt dette sostanze, di nuovo i volontari si dicono piu' sazi. Per di piu' coloro che mangiavano lo yogurt senza aroma ingerivano mediamente ogni giorno 176 chilocalorie in piu', mentre coloro che mangiavano quello 'aromatizzato' non modificavano il loro introito calorico.

Infine gli esperti hanno cercato di capire come le molecole aromatiche inducono sazieta': le sostanze aromatiche dell'olio, come l'esenale, favoriscono il senso di sazieta' perche' rallentano l'assorbimento degli zuccheri nel sangue e quindi ritardano l'abbassarsi della glicemia.

Questa scoperta potrebbe aprire la strada allo sviluppo di nuovi prodotti low-fat ma piu' sazianti. (ANSA).

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