Dieta e definizione muscolare

Quegli ultimi maledetti 2-3 kg che impediscono di arrivare al trionfo dopo mesi di allenamenti e sforzi a tavola.
Dopo aver eliminato 5 kg di grasso e aver aumentato la massa magra  con un piano che sembra avere perso ormai la sua efficacia è il momento di non lasciarsi vincere dallo sconforto.

Più ci si avvicina al proprio peso ideale più è difficile continuare a smaltire grasso aumentando il muscolo.

Il programma di allenamento quindi funziona, si deve solo modificare la dieta senza però rinunciare al piacere.
Per perdere gli ultimi chili che permettono di aumentare la definizione muscolare (sempre che ce ne sia di muscolo) si deve aumentare la quantità di proteine fino 0,73g per chilo corporeo e diminuire i carboidrati fino a 0,93g per chilo corporeo.

Questo regime alimentare deve essere mantenuto per 6 giorni settimanali, con il settimo giorno che permette di sgarrare mangiando senza sentirsi in colpa (giorno ipercalorico).

Il segreto è il controllo delle calorie giornaliere, molte persone ne immettono molte di più del fabbisogno esagerando con i carboidrati.
Altra nota importante è non digiunare, è meglio spezzettare il cibo durante la giornata, per tenere alto il metabolismo e allontanare il senso di  fame   al pasto successivo con il rischio dell'abbuffata.

Inoltre per un bel periodo limitare l'alcol che fornisce 7 cal ogni grammo, favorendo quelli leggeri come il vino (1 bicchiere a pasto) e  soprattutto mai a  stomaco vuoto.

Anche il sonno influisce sul raggiungimento del peso ideale, chi dorme poco ingrassa di più  perchè produce  di meno un ormone (leptina) che da il senso di sazietà durante il giorno.

Ultimo consiglio è bere molto perchè il fegato, l'organo  che metabolizza i grassi per farlo deve aspettare l'acqua che i reni filtrano,  se questi sono disidratati non riesce a farlo in maniera efficace.

Quindi c'è bisogno di un periodo (30-50 giorni) sotto stretto controllo della dieta ma che ne vale  la pena se si vogliono perdere quei maledetti 3-5 kg di grasso  che non se ne vogliono andare.

Poi si torna a regimi alimentari normali, ma con una buona educazione alimentare.

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