Mele, pere, mirtilli, kiwi e agrumi. La frutta
dell’inverno è di stagione e fa anche bene alla salute come dimostrano numerose
ricerche scientifiche. Da uno studio italiano pubblicato sulla rivista
"Annals of Oncology”, per esempio, è emerso che chi consuma mele tutti i
giorni riduce il rischio di diversi tumori (cavo orale, esofageo, colon retto,
mammella, ovaie e prostata). Secondo un altro studio dell' Università Laval di
Quebec, assumere quotidianamente succo di mirtillo favorirebbe la formazione di
HDL, il "colesterolo buono". Abbiamo chiesto a Walther Faedi e Sabina
Magnani, rispettivamente direttore e ricercatrice dell'Unità di ricerca per la
frutticoltura di Forlì del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in
Agricoltura, di spiegarci quali sono le proprietà di ciascun frutto e gli
ultimi studi che ne dimostrano la salubrità.
La mela
Le mele sono ricche di acqua, fibra, vitamine (A e C)
e sali minerali come potassio, magnesio e calcio ma sono povere di sodio,
rendendole indicate per tutti i tipi di diete. La fibra regola il senso di
sazietà; in particolare le pectine della buccia insieme all’acido ursolico,
agli acidi organici malico e citrico regolano le attività intestinali, e il
livello di glicemia nel sangue. Per questo motivo le mele sono chiamate “brucia
grassi”. Chi consuma mele tutti i giorni sembra ridurre il rischio di diversi
tumori (del cavo orale, di quello esofageo, del colon retto, della mammella,
delle ovaie e della prostata). Questo è quanto è stato dimostrato in uno studio
italiano pubblicato sulla rivista "Annals of Oncology". Si pensa che
le mele svolgano un effetto protettivo e antinfiammatorio dovuto a vitamina A,
vitamina C e polifenoli (tannini, quercetine, catechine), antiossidanti
naturali di cui sono ricche
La pera
La pera è ricca di fibra solubile ed insolubile: una
pera fornisce circa il 16% delle fibre necessarie al nostro fabbisogno
quotidiano. L’assunzione periodica di questo frutto contribuisce alla
regolazione delle funzioni intestinali, fornendo un valido ausilio contro la
stipsi; regola il passaggio del glucosio dall’intestino al sangue, aiutando il
corretto mantenimento della glicemia. Per gli sportivi in particolare, la pera
viene consigliata come rimineralizzante. L’elevato contenuto di potassio, fa
della pera un alimento molto utile per la prevenzione di disturbi quali
tensione arteriosa, depressione, stanchezza. Il calcio ed il fosforo, presenti
anch’essi in grande quantità, svolgono un’azione protettiva sulle ossa. La
presenza di vitamine e polifenoli antiossidanti aiuta a ridurre
l’invecchiamento cellulare, il rischio di malattie cardiovascolari e polmonari
Il mirtillo
Il colore dei mirtilli è dovuto alla presenza di
bioflavonoidi (soprattutto antociani), che sono dei pigmenti blu che hanno
molte funzioni benefiche e antiossidanti per il nostro organismo: attività
tonificante e protettiva di vene e capillari; attività protettiva dei vasi
sanguigni della retina dell’occhio; attività antinfiammatoria e antibatterica
dell’apparato urinario. In proposito, da studi americani è emerso che per
attuare e mantenere una difesa efficace contro batteri dell’apparato urinario è
sufficiente mezzo bicchiere al giorno di succo di mirtillo per un periodo di
sette settimane. Secondo il Worcester Polytechnic Institute, Massachusetts, il
succo di mirtillo è in grado di mutare le proprietà termodinamiche dei batteri
presenti nelle vie urinarie creando una barriera che impedisce ai microrganismi
di avvicinarsi alle cellule umane. Secondo un altro studio condotto
all'Università Laval di Quebec, assumere quotidianamente succo di mirtillo,
favorirebbe la formazione di HDL, meglio conosciuto come "colesterolo
buono" che contrasta l'azione del "colesterolo cattivo" o LDL.
Sempre secondo questo studio, bere 250 ml di succo di mirtillo al giorno
aumenta del 7,6 % la produzione di HDL con conseguente diminuzione di LDL e
riduzione delle placche aterosclerotiche ei vasi sanguigni
La banana
La banana è costituita per il 75% da acqua, per il 23%
da carboidrati, per il 2,6% da fibra e per lo 0,3% da lipidi: questi valori
nutrizionali possono presentare alcune variazioni in base alle diverse
categorie, al differente stadio di maturazione, nonché alle tecniche ed ai
luoghi di coltivazione. La banana contiene anche la pro-vitamina A, le vitamine
del gruppo B (B1, B2 e PP), la vitamina C e qualche traccia di vitamina E. Tra
gli oligoelementi, il potassio è sicuramente il minerale più importante,
seguito da calcio, fosforo, rame e ferro: per questo motivo alla banana sono
attribuite proprietà rimineralizzanti. Il ferro contenuto nella banana è utile
in caso di anemia (proprietà antianemiche: favorisce la rigenerazione dei
globuli rossi). Il potassio sembra giocare un ruolo fondamentale per agevolare
il corretto funzionamento del sistema cardiovascolare: per chi soffre
d'ipertensione lieve e non complicata è consigliato il consumo delle banane
proprio per questo motivo. La banana contiene alti quantitativi di zuccheri
semplici (saccarosio, glucosio e fruttosio) e a tal proposito, il consumo deve
essere ridotto
Il cachi
I cachi sono considerati molto energetici, infatti,
100 grammi di polpa forniscono all'incirca 70 kcal. L'acqua ne costituisce
circa l'80%, gli zuccheri ben il 16%, mentre le fibre con spiccati effetti
lassativi, sono calcolate intorno al 2,5%. Questo frutto è soprattutto ricco di
potassio (ca. 165mg/100g di sostanza edibile), di fosforo (20 mg) e in piccole
quantità di magnesio, calcio, sodio; selenio e manganese. Per questo effetto
rimineralizzante è un frutto consigliato nelle diete degli sportivi, in caso di
inappetenza e stress psicofisico. Considerevole è la quantità di vitamine
soprattutto la vitamina C, che varia in funzione del grado di maturazione del
frutto (da 50 mg a 7 mg nel frutto molto maturo). Il cachi è ricco anche di
beta-carotene (precursore della vitamina A). Il cachi non maturo è ricco di
tannini, ai quali sono ascritte le note proprietà astringenti. Durante la
maturazione, la quantità di tannini si riduce fortemente, viceversa, gli
zuccheri (fruttosio e glucosio) aumentano. Per la cospicua quantità di questi
zuccheri non è consigliato per chi soffre di diabete
L’ arancia
L’arancia è considerata un frutto poco calorico (circa
35 calorie per 100g): l’87% della sua parte edibile è costituita da acqua, l’8%
da zuccheri semplici (fruttosio soprattutto), una buona percentuale di sali
minerali (calcio, fosforo, potassio, ferro, selenio), molti acidi organici e
fibre. Le arance sono anche un'ottima fonte di vitamine, soprattutto la C ed A,
seguite da buona parte delle vitamine del gruppo B (in particolare Tiamina,
Riboflavina e Niacina). Il consumo quotidiano di 2 o 3 arance consente di
soddisfare il fabbisogno giornaliero di vitamina C, a favore di un forte
contributo antiossidante e una maggior efficienza del sistema immunitario. Nelle
arance si trova inoltre un elevato contenuto in bioflavonoidi, antiossidanti
che, con la vitamina C, ricoprono un importante ruolo nella ricostituzione del
collagene, del tessuto connettivo, del sistema venoso. Come tutti gli agrumi,
le arance sono inoltre particolarmente ricche di terpeni, in particolare il
limonene, sostanza che si trova sotto la buccia e che se assunta regolarmente,
sembra efficace nella prevenzione dei tumori del colon, del retto e della
mammella, grazie alla loro capacità di contrastare gli effetti degli estrogeni
La melagrana
Questo frutto autunno-invernale contiene per l’82%
acqua, 16% di carboidrati, 16% di zuccheri, 2% di fibra e una notevole quantità
di acidi organici, sali minerali (potassio, sodio, ferro, fosforo) vitamine (C
e gruppo B) e flavonoidi (soprattutto antocianine, ellagitannini, quercitine) e
altri composti volatili. Gli ellagitannini sono i bioattivi prevalenti e si
ritiene siano i maggiori responsabili dell’azione antitumorale (azione positiva
su cancro alla mammella -e su tumore alla prostata) e antiossidativa
sull’organismo. Anche nei confronti del morbo di Alzheimer il succo di
melagrana ha dimostrato di avere proprietà benefiche; l'assunzione giornaliera
è in grado di erigere una barriera protettiva e di attaccare le proteine
nocive; l'artrite stessa trova benefici nell'assunzione di succo di questo
frutto, infatti, grazie a questo, viene inibito il processo degenerativo della
cartilagine. Tale frutto viene perciò definito anche "frutto della
medicina"
Il Kiwi
Contiene per l’84% acqua, 9% di glucidi disponibili,
2% di fibra ed è ricco di sali minerali (potassio magnesio, calcio, ferro,
fosforo) per l’organismo e vitamine (vit. A, vit C, vit. E, vit. B2), che
conferiscono al frutto un effetto rimineralizzante e antiossidante (per
soddisfare il fabbisogno giornaliero di vitamina C, basta consumare 3 kiwi al
giorno), antisettico e antianemico. Il contenuto di fibre di questo frutto
contribuisce a diminuire i livelli di colesterolo nel sangue, oltre che a
regolare l'assorbimento degli zuccheri nel corso della digestione. Oltre al
classico kiwi verde, è noto anche quello a polpa gialla, denominato “kiwi
gold”, il quale si distingue da quello tradizionale, oltre che per il colore
della polpa, anche per l’elevata dolcezza del frutto e per la sua ricchezza in
polifenoli (circa 1,04 mg/g ss, rispetto a 0,85 del kiwi verde; circa l’80% in
più), carotenoidi (b-carotene e luteina) contenuti più elevati di vit.C.
Ricercatori giapponesi della Teikyo University di Tokyo, sostengono che il
consumo di kiwi e soprattutto del kiwi gold, stimola una maggior inibizione
dell'ossidazione precoce dei lipidi e aiuta ad impedire lo sviluppo delle
malattie causate dallo stress ossidativo quali neoplasie, aterosclerosi,
insufficienza cardiaca, morbo di Alzheimer e di Parkinson
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